La carpa koi (锦鲤, Nishikigoi in Giapponese) trova le sue origini nel XIX secolo nella prefettura di Niigata. Oggi è uno dei pesci più diffusi ed apprezzati dell’intero pianeta e non solo per la sua bellezza…
LE ORIGINI
Originariamente importate dalla Cina, le carpe (koi) in Giappone non presentavano sessuna colorazione particolare e venivano denominate Magoi. Il loro principale utilizzo era quello di essere immesse nell’acqua stagnante delle risaie con lo scopo di tenere pulito il fondo così come mangiare insetti e larve che in qualche modo avessero potuto intaccare le coltivazioni.
Tuttavia nelle aree montuose del nord del Giappone caratterizzate da inverni particolarmente lunghi e nevosi, a causa dell’impraticabilità delle poche strade all’epoca presenti, i contadini venivano molto spesso isolati dal resto del paese e sfruttavano la presenza di questi pesci all’interno degli stagni come fonte di cibo. Iniziò così il vero e proprio allevamento della carpa comune che durò fino al 1820 circa quando, nell’area di Yamakoshi e più nello specifico nella città di Ojiya (prefettura di Niigata nel nord-ovest dell’isola di Honshu), alcuni allevatori si accorsero che alcune carpe stavano iniziando a presentare qualche macchia colorata sulla pelle del dorso.
Da quel momento in poi sperimentarono numerosi incroci ed accoppiamenti programmati che dettero luogo ad innumerevoli mutazioni, portando le carpe giapponesi ad essere rinominate come Nishikigoi fino a raggiungere, ad oggi, molteplici varietà ufficialmente riconosciute e denominate.
RAPPRESENTAZIONE E SIGNIFICATO
Nella cultura orientale e più nello specifico in quella giapponese, la carpa koi è un animale molto apprezzato e stimato, non solo per la sua bellezza come pesce colorato ma soprattutto per quello che simboleggia ovvero principalmente la perseveranza. La carpa è inoltre evocativa della fedeltà nel matrimonio e buona fortuna in genere.
La carpa (“Koi” in giapponese appunto) è sempre in movimento ed è considerata uno dei pesci con più energia e forza. E’ inoltre in grado di nuotare controcorrente, e ciò viene interpretato sia come una rappresentazione anticonformista (la forza di non seguire la corrente, bensì di seguire la propria via indipendentemente dal resto) che come forza di superare le avversità. Una leggenda cinese (territorio di origine del simbolo della carpa) narra la risalita di una carpa lungo il Fiume Giallo, per arrivare poi alla Porta del Drago, superata la quale si trasforma in un dragone ed acquisendo il dono dell’ immortalità; il significato di questa leggenda è legato alla forza di volontà ed al cambiamento in positivo, e merito, dopo i propri sforzi e sacrifici, sottolineando che chiunque, con la forza di volontà, possa arrivare anche ad importanti risultati compiendo grandi imprese.
In Giappone la carpa si trova in acque calme, ma è sempre rappresentata in movimento contornata da onde di acqua: questo tipo di rappresentazione suggerisce le virtù di un guerriero determinato ed è spesso associata con le qualità auspicabili nei giovani uomini. La carpa, infatti, è utilizzata in forma di aquiloni nella festa dei ragazzi per rappresentare ed auspicare forza e virtù.
Altro importante simbolo rappresentato è il coraggio: la carpa, trovandosi sul tagliere in attesa di essere mutilata ed uccisa, non si muove, ma rimane impassibile, fiera, ricordando l’atteggiamento dei samurai in attesa dell’esecuzione.